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La dura lezione degli avvenimenti di questi ultimi tempi ha mostrato a tutti quanto l'Europa e l'Italia, in un mondo in rapido cambiamento geopolitico e geoeconomico, siano esposte a rischi tragici: non solo al rischio di perdere competitività economica, protagonismo sui mercati finanziari, livelli di benessere economico-sociale acquisiti, ma anche a rischi per la sicurezza, per le libertà dei cittadini, per la stessa democrazia. Uno dei principali terreni di questo confronto, anche se non l'unico, è quello dell'ecosistema digitale. L'ecosistema digitale è un ambiente molto complesso, nel quale tecnologie, mercati, strategie d'impresa, politiche pubbliche sono in continua evoluzione, interagendo tra loro. Il Laboratorio sull'Ecosistema Digitale di Astrid ha da alcuni anni iniziato ad esplorare questa complessità, mediante ricerche alle quali partecipano molti dei maggiori esperti del settore, ma anche attraverso agili seminari dedicati a specifici mercati digitali. Come nella tradizione di Astrid, il metodo è interdisciplinare, sia perché coinvolge esperti di diverse discipline scientifiche (economia, diritto, tecnologia), sia per l'interazione tra studiosi e manager (sia pubblici che privati). La prospettiva è inevitabilmente proiettata verso la fine del decennio, in linea con le strategie per il digitale promosse dall'Unione Europea. Una nota introduttiva predisposta dai ricercatori di Astrid fornisce una cornice di riferimento per il dibattito. Il primo di questi seminari è dedicato all'industria dei cavi sottomarini di telecomunicazione, la cui importanza va oltre la sua rilevanza economica: contribuisce a definire gli scenari geopolitici venturi, investe i problemi dell'autonomia strategica e della sicurezza dell'Europa e dell'Italia. In linea con la tradizione di Astrid, gli atti del seminario non forniscono solo un'analisi aggiornata del mercato dei cavi sottomarini, ma definiscono proposte e linee guida per i policy maker.